April 28, 2009

Public Art a Bologna

Mercoledì 29, alle ore 17 nello spazio gAP a Palazzo Re Enzo, Voltone del Podestà 1/L, Bologna, presentazione del catalogo Public Art a Trieste e dintorni (Silvana Editoriale, 2008) con Maria Campitelli, Elisa Vladilo, Annalisa Cattani, Emilio Fantin. L’incontro è organizzato in collaborazione con l'associazione Artepubblica e il Comune di Bologna nell’ambito del progetto “Appuntamenti di Arte Pubblica” a cura di Gino Gianuizzi.

Mercoledì 29, alle ore 18.30, inaugurazione della mostra documentativa alla galleria neon>campobase, in via Zanardi 2/5 a Bologna, realizzata per la prima volta a Trieste nel 2007 e aggiornata per l’occasione.

Artisti presenti: Bastiaan Arler, Paola di Bello, Annalisa Cattani, Alberto Duman, Emilio Fantin, Maik e Dirk Lobbert, Giancarlo Norese, OsservatorioinOpera, Christoph Steinbrener & Rainer Dempf, Lieve Van Stappen, Bert Theis, Topotek 1, Eltjon Valle, Elisa Vladilo.

April 15, 2009

Minimal Show (Fanculopensiero. Stanza 510)

A public talk with Ippolito Chiarello, Luigi Negro and Cesare Pietroiusti.
Teatro Politeama, Lecce, May 8 2009

chiacchierate pubbliche e minimal show (in vetrina) con Giancarlo Norese

Giancarlo Norese è un artista che della rinuncia, dell'abbandono e della transitorietà ha fatto la materia vivente della propria esistenza e in sublime coincidenza, della propria "produzione artistica".
Il suo lavoro sembra sempre nascere da una contingenza, a volte “da una semplice osservazione o da una banale constatazione. Può scaturire anche da uno stato d’animo, provvisorio o costante, come (non a caso) la paura del nulla” o della solitudine, che lo ha spinto a girovagare paradossalmente per il mondo sperimentando la condizione del “senza tetto” per molto tempo (“il Barbonato”, come lo ha definito lui), ma soprattutto la reale perdita di ogni sicurezza e l’accettazione della dipendenza come condizione di vita. I suoi lavori finiscono con il coincidere con le proprie elucubrazioni e a volte molto dure (senza mai essere eroiche) vicissitudini personali. In sostanza “alla sua vita intesa come opera d’arte”.

Le domande sul suo lavoro diverranno quindi ineluttabilmente domande sulla sua condizione esistenziale, questo avverrà nell’atrio del Politeama Greco di Lecce, anche attraverso un minuscolo solo show che si insedierà all’interno di una vetrina (la più piccola) del Foyer, come trasformata per paradosso per la prima volta (e sottovoce) in minuscola galleria d’arte, in un metaforico e lillipuziano museo d’arte contemporanea (in una città in cui le azioni e i segni realmente contemporanei non vivono e per di più appaiono come inaccettabili nelle logiche tipiche di una provincia finita di significato). Giancarlo Norese ha parte della sua esistenza segnata da relazioni affettive e di significato artistico nel Salento (pur essendo un piemontese/ligure/lombardo), per questo le questioni verranno sollevate da due suoi amici e compagni di avventura: Luigi Negro e Cesare Pietroiusti.

FANCULOPENSIERO - STANZA 510
(liberamente ispirato al romanzo (Fanculopensiero) di Maksim Cristan)

  • drammaturgia Michele Santeramo
  • regia Simona Gonella
  • spazio e luci Vincent Longuemare

"C'è un momento in cui a tutti è capitato di pensare che valesse la pena lasciar perdere, smettere di far le cose, cambiare vita, cambiare tutto"

Venerdì 8, Sabato 9 e Domenica 10 Maggio 2009 alle ore 21:00 c/o il Teatro Politeama Greco di Lecce, in collaborazione con la Fondazione ICO, Ippolito Chiarello presenterà la sua nuova produzione teatrale dal titolo Fanculopensiero - STANZA 510 per la drammaturgia di Michele Santeramo e la regia di Simona Gonella.

Lo spettacolo è liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Maksim Cristan. Da un romanzo accattivante, da un'esperienza di vita contemporanea, Ippolito Chiarello porta in scena una performance destabilizzante, un personaggio di grande coraggio, per alcuni, di grande insensatezza per altri, un uomo che andrà fino al fondo di sé scappando dal suo paese e ricominciando per strada. "Fanculo a sè stessi, fanculo al proprio personaggio, fanculo al ruolo" il leit motiv.

Gli spettacoli saranno preceduti da tre incontri con alcuni degli artisti che hanno dall'inizio sostenuto e condiviso il tema della produzione. Interverranno:

Venerdì 8: Giancarlo Norese artista che della rinuncia, dell'abbandono e della transitorietà ha fatto la materia vivente della propria esistenza e, in sublime coincidenza, della propria ricerca e produzione artistica e Cesare Pietroiusti che da sempre osserva i comportamenti ripetitivi e frettolosi della gente, e punta la propria attenzione sui pensieri non funzionali o sulla dimensione "subliminale" che un gesto, una traccia, un'immagine, possono avere;

Sabato 9: Michele Santeramo autore della drammaturgia di Fanculopensiero - Stanza 510 e autore di sceneggiature, racconti brevi editi, vincitore di concorsi di scrittura;

Domenica 10 l'autore del romanzo Maksim Cristan.

L'orario previsto per ciascun incontro è fissato per le ore 19.30

Info: 327-7357690 CALLIOPE Comunicare Cultura

April 13, 2009

Il resto del tempo

Il Resto del Tempo
Pratiche di abbandono e lontananza

una mostra a cura di Alessandro Castiglioni con Sergio Breviario, Umberto Cavenago, Ermanno Cristini, Daniele Giunta, Michele Lombardelli, Julia Krahn, Giancarlo Norese, Luca Scarabelli, Elisa Vladilo

Il Resto del Tempo. Pratiche di abbandono e di lontananza è una mostra dedicata alle tracce del passato, al rapporto tra presenza e assenza, storia e contemporaneità, passaggio e permanenza.
Il progetto espositivo è costituito da interventi propriamente pensati per integrarsi con i particolari spazi del castello.

sabato 18 aprile 2009, ore 16.30
Castello di Jerago, Varese