December 8, 2015

onMAPS, Tirana

onMAPS #0
Tirana, 2015


MAPS - Museum of Art in Public Space is proud to announce the launch of a new collaborative project developed as a digital magazine, called onMAPS

onMAPS is collaborative project developed as a digital magazine focused on public space realized through contributions of artists, architects, urban planners, writers, thinkers.
The magazine is a collection of artworks, photographs, documentation of actions, projects, frames, drawings, illustrations and texts written in the language chosen by the author.

A starting point to open a discussion on what it means in general, to work / act / react / in a common space, on how to redefine what we consider public, what public space offers the community and how community access it.


onMAPS #0 include contributions by DZT, Pleurad Xhafa, Network Nomadic Architecture, Bora Baboçi, Giancarlo Norese, Armando Lulaj, Fabiola Naldi, Marta Gracia, and Eri Çobo.

MAPS - Museum of Art in Public Space is a artist's run platform founded in 2014 with the aim of promoting contemporary art research that has as its theater, public space in all its forms and derivations. A museum exploded in the city of Tirana, which allows invited artists to compete each time with different zones, each representing historical and contemporary connotations of city's iconography.

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November 27, 2015

The Guest and the Intruder, Bern

New publication: The Guest and the Intruder. Double Game –
Der Gast und der Eindringling. Umgekehrtes Spiel

Edition Atelier, Bern 2015
ISBN: 978-3-907430-05-7

Roberto de Luca with Ermanno Cristini, Barbara Fässler, Paul Le Grand, Giancarlo Norese, Olivia Notaro, Antoni Pinent, Luca Scarabelli. In collaboration with Alessandro Castiglioni and Michael Krethlow

The publication refers to the exhibition held at PROGR., Zentrum für Kulturproduktion, Bern 2014

Read it on issuu.


November 2, 2015

La Festa dei vivi (Lac o Le Mon), San Cesario di Lecce

2 novembre 2015, dalle 12 alle 24
La Festa dei vivi (che riflettono sulla morte)

Il 2 novembre 2015, come da tradizione, si celebra La Festa dei vivi (che riflettono sulla morte), giunta alla sua sesta edizione. Vi invitiamo anche quest’anno a seguirci, con la sola certezza che ci accoglierà l’inaspettato.

La vena nomadica pervade ancora il nostro procedere, ma questa volta misureremo l’orizzonte su architetture di pietra e di pensiero.
Le voci delle comunità di visibili e invisibili continueranno a farsi sentire? Accetteranno di condividere con noi l’odore di un agrumeto nero, disegnato dalle geometrie di un hortus conclusus

Riecheggeranno da cavità sotterranee, non descritte in alcuna mappa catastale, a indicarci una via, un pertugio segreto o magari a celarlo, ingannandoci?

Assieme ascolteremo l’eco dei sussurri e dei canti di chi ha abitato quelle stanze dalle altissime volte, per rinviarli da un terrazzo, come vapore o fumo, al tramonto.

Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese, Cesare Pietroiusti, Luigi Presicce.





October 24, 2015

Pop Uppa, Abbiategrasso

Tre mostre al Castello di Abbiategrasso:

Pop Uppa: Michele Lombardelli, Samuele Menin, Giancarlo Norese, Luca Scarabelli

Zòon: Linda Alborghetti / Marco Bellini, Lisa Batacchi, Lorenza Boisi, Giuseppe Buffoli, Carlo Buzzi, Mirko Canesi, Sergio Limonta, Vera Portatadino, Daniela Sandroni, Stefano Serusi, Attilio Tono

Documentario: una collezione

inaugurazione 24 ottobre 2015, ore 18.30
piazza Castello 1, Abbiategrasso (Milano)

orari: martedì-venerdì: 16-19
sabato e domenica: 10-13 / 16-19

info: GalleriaBrera1 +39 3476068393

My most recent paintings are reflecting on the shift of the meaning of popular words like “labour”, “work”, “money”, including the change in the relations between mankind and economy. So if we say “work”, it’s probably not the same thing that used to be meant by our grands. I think we can now read in a new way that old pamphlet written by K. Malevic about the concepts of “laziness”, truth and liberty.

I’ve chosen a young, beardless Karl Marx as the same subject for these paintings. The first three portraits I made are overlapped, one over the other, deleting the previous ones. Sometimes I mount them in exhibitions as if they were sculptures. I like the forces of invisibility, especially in painting.

m&m&m, oil on linen, cardboard, wood, 2015

detail of Red Marx with
hammer and no sickle
,
2015

October 14, 2015

Enfance, Bratislava


New publication: Enfance, a double artist's book about childhood, by Giulio Lacchini and Giancarlo Norese, Sputnik Editions, Bratislava 2015.

16+16 pages plus paper container, offset print, edition of 100.
ISBN: 978-80-970894-2-9

Available also through choisi and A+Mbookstore.

Enfance was born to remember us the faculty of “bringing visions into focus with our eyes shut”, as we did in a remote time, still fruitful and alive, when thinking in terms of images was more spontaneous.
It was a “possible pedagogy of the imagination that would accustom us to control our own inner vision without suffocating it or letting it fall (…) into confused, ephemeral daydreams, but would enable the images to crystallize into a well-defined, memorable, and self-sufficient form, the icastic form.”

(Excerpts from Italo Calvino, Six Memos for the Next Millennium: Visibility, 1985–1986).



October 10, 2015

Materia, Novi Ligure

G.N., kunsthalle novi
Massimo Palazzi ha invitato cinque protagonisti della scena artistica italiana a confrontarsi con gli spazi del centro storico cittadino di Novi Ligure per costruire un percorso espositivo fondato sull’interazione delle opere e degli edifici e la relazione tra testimonianza storica e attualità. 

Il tessuto urbano, come la crosta terrestre in una prospettiva più ampia, concretizza la sedimentazione del tempo e della memoria e ne restituisce la testimonianza nella materia di cui è fatto il presente. È proprio attorno all’unità di permanenza e continua trasformazione propria della natura minerale della materia, nucleo fondante della mostra, che gravitano le opere di Andrea Botto, Sara Enrico, Giancarlo Norese, Elisa Strinna e Luca Vitone.

A dispetto di ogni retorica della smaterializzazione, il titolo della mostra intende appunto evidenziare l’irrinunciabile consistenza fisica del mondo: la materia è, infatti, madre e matrice, origine di processi metamorfici e creativi, oggetto, mai del tutto passivo, dell’azione degli elementi, dell’uomo e, ovviamente, dell’artista. A tali trasformazioni, che coinvolgono il regno naturale organico e inorganico determinando il cambiamento del paesaggio, Materia intende aggiungersi senza negare l’inevitabile dispersione di energia in esse implicata con l'ambizione di diventare un'ulteriore stratificazione urbanistica, paradossalmente immateriale.
Nel corso dell’inaugurazione, il curatore presenterà la mostra e illustrerà le opere dei singoli artisti. Il percorso terminerà con l’esecuzione dal vivo della composizione per quartetto di clarinetti che costituisce il lavoro di Elisa Strinna.
In concomitanza con l'inaugurazione della mostra apre a Novi Ligure, per iniziativa di Giancarlo Norese, un nuovo spazio per l'arte contemporanea: Kn (kunsthalle novi). Terminata la mostra, sarà disponibile un catalogo, pubblicato in 200 copie e concepito come un’edizione di pregio per documentare il progetto e fornire un approfondimento critico sul lavoro degli artisti nel contesto della manifestazione.

Materia, a cura di Massimo Palazzi. Novi Ligure, 10-17 ottobre 2015.
Inaugurazione sabato 10 ottobre, ore 17, presso la sede municipale di via Giacometti 22.
materia2015.tumblr.com

Le opere e i luoghi

Andrea Botto, KA-BOOM #40, Didcot, 2014, stampa fotografica.
Salone del Municipio, Via Giacometti 22; orario: dalle 10-12 e dalle 17 alle 19,30.
Alcuni urbanisti hanno definito il fotografo un sismografo, attivo in prima linea per cogliere ogni minima vibrazione o cambiamento che accade davanti ai propri occhi. Andrea Botto preferisce definirsi una specie geoarcheologo che lavora per carotaggi, campionature di paesaggio e stratigrafie temporali. Il suo work in progress KA-BOOM sfida l’impossibilità di fermare in un singolo scatto grande formato gli effetti dell’uso di cariche esplosive in ambiti civili, dalla demolizione, alla bonifica ambientale, fino alla pirotecnica. In occasione di Materia, l’artista presenterà una stampa di grandi dimensioni inedita che documenta la demolizione delle torri della centrale geotermoelettrica di Didcot in Gran Bretagna.

Sara Enrico, Undisclosed Recipients, 2015, installazione.
Palazzo della Dogana (Palazzo Brignole), atrio e scala, Via Roma 68; orario: dalle 10-12 e dalle 17 alle 19.30.
Specializzata in restauro dei dipinti antichi all’Istituto Spinelli di Firenze, Sara Enrico conduce la sua ricerca sulla pittura saggiandone le possibilità plastiche attraverso una rinnovata consapevolezza dei materiali e degli strumenti codificati dalla storia dell’arte. I suoi interventi si sviluppano nello spazio generando un ricco spettro di varianti, alterazioni, traduzioni che interagiscono con l’ambiente
circostante e lo integrano nel lavoro anche attraverso l’uso di tecnologie di scansione e stampa digitali. L’opera pensata da Sara Enrico appositamente per Palazzo Dogana (Brignole) è incentrata sul potere evocativo degli spazi architettonici dell’atrio e della scala dell’edificio. Attraverso la collocazione di alcuni oggetti di ingombro e impatto visivo minimo, l’artista intende attivare quegli spazi
di transizione sottolineando la stratificazione storica e la tessitura materica del luogo e suggerendo al visitatore possibili narrazioni.


kn billboard posting, oct 2015
kn wall-plate
Giancarlo Norese, Kn (kunsthalle novi), 2015-work in progress.
Palazzo Cambiaso Negrotto, angolo piazza Dellepiane/via Paolo da Novi; orario: sempre aperto.
La nicchia nel muro di palazzo storico novese diventa un nuovo spazio per l’arte contemporanea, la "kunsthalle novi", che inaugura in occasione di Materia. Con questa proposta, Giancarlo Norese intende approfondire una ricerca basata sulla costruzione di una rete di micromusei dislocati nel mondo, cominciata due anni fa evidenziando il ruolo fondante delle connessioni e degli scambi, ma anche della casualità e delle coincidenze nella produzione di cultura e conoscenza. Un’adeguata comunicazione conferma la volontà dell’artista di gettare un seme per la crescita dell’arte contemporanea nel tessuto locale: con "Kn" Giancarlo Norese indica la possibilità di ulteriori interventi e attività, assumendosi il rischio della naturale dispersione del progetto. 
Elisa Strinna, Quattro Stagioni, 2015, composizione musicale per quartetto di clarinetti eseguita e arrangiata da Mademi Quartet.
Palazzo Cambiaso Negrotto, piazza Dellepiane 1; performance: sabato 10 ottobre, ore 18.
L’alternanza di momenti di crisi e periodi di stabilità che caratterizza l’andamento di sistemi complessi è il punto di partenza dell’indagine lirica dei rapporti tra uomo e natura condotta da Elisa Strinna. Nei suoi lavori, la cronologia dei mutamenti registrati nelle sezioni dei tronchi degli alberi, nelle rocce sedimentarie come anche nei grafici degli andamenti finanziari viene letta come una partitura musicale e trasformata in suono. In occasione di Materia, l’artista ha realizzato una composizione musicale dettata dall’andamento delle variabili meteorologiche (temperatura, umidità, pressione, vento) rilevate nel corso dell’ultimo anno nella provincia di Alessandria. Il giorno dell’inaugurazione della mostra il brano verrà eseguito dal quartetto di clarinettiste Mademi che hanno collaborato con l’artista all’arrangiamento della composizione.

Luca Vitone, Per l'eternità, 2013, video HD, 7:57 min, courtesy l’artista e pinksummer, Genova.
Auditorium Biblioteca Civica, Via Marconi 66; orario: 10-12 e 17-19.30.
La personale ricerca condotta da Luca Vitone sul paesaggio condensa in sintesi concrete i concetti di luogo, memoria e identità culturale utilizzando media diversi, dalla polvere al profumo. Il video scelto per Materia, girato a Casale Monferrato, sede di un tristemente noto stabilimento Eternit, fa parte di una serie di lavori dedicata alle disastrose conseguenze della produzione e della diffusione dell’amianto in Italia, cui appartiene anche quello presentato dall’artista al Padiglione Italia della 55ª Biennale di Venezia nel 2013. Il significato di quest’opera acquista particolare valore oggi, dopo che il 19 novembre 2014 la Corte di Cassazione ha annullato, in quanto caduta in prescrizione, la condanna che nel 2012 aveva decretato colpevoli di "disastro ambientale doloso permanente" gli imprenditori Jean-Louis Marie Ghislain de Cartier de Marchienne e Stephan Ernest Schmidheiny, obbligandoli a risarcire circa 3000 parti civili e a subire 16 anni di reclusione, successivamente aumentati a 18.

September 25, 2015

Forum dell’arte contemporanea italiana 2015, Prato

Il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato organizza il primo Forum dell’arte contemporanea italiana (25-26-27 settembre 2015), una tre giorni di dibattiti che coinvolgerà tutti gli operatori del settore, chiamati a Prato per fare il punto sulle criticità del “sistema arte in Italia” e sulle difficoltà per l’arte italiana ad affermarsi sul piano internazionale. 
Il Forum, che si avvale di un comitato promotore formato da Ilaria Bonacossa, Anna Daneri, Cesare Pietroiusti, Pier Luigi Sacco, insieme a Fabio Cavallucci, direttore del Centro Pecci, sarà strutturato in tavoli di lavoro formati da un coordinatore e da dieci relatori, che a partire da una serie di questioni e temi definiti cercheranno di elaborare nuove proposte e soluzioni.  

Il sito, vero e proprio spazio work in progress, rispecchia la natura processuale e relazionale del progetto, nel tentativo di accogliere suggerimenti, nuovi contenuti, temi e partecipanti che si uniranno nei giorni che ci separano dal Forum.

ph. G.N.
Il Teatro Metastasio è il quartier generale del Forum dove si svolgono le sessioni plenarie e gli interventi generali; Monash University e Palazzo Banci Buonamici ospitano i tavoli di lavoro. Le tematiche affrontate durante il Forum sono divise in sei macroaree: [F], [R], [A], [M], [S], [PP]. Ogni macroarea è formata da un gruppo di tavoli che lavorano in simultanea e affrontano i rispettivi argomenti seguendo una struttura fissa: criticità, obiettivi, proposte. Le relazioni conclusive dei coordinatori di ogni singolo tavolo sono esposte al pubblico e discusse al Teatro Metastasio. La giornata finale, domenica 27 settembre, dopo le relazioni della macroarea [S], è il momento delle conclusioni e delle sintesi.

/

Come rilanciare, in funzione creativa, immaginativa e di ricerca, la lingua italiana? In quali ambiti e in quali modi va riconosciuta l’indispensabilità della sua funzione e della sua ricchezza, non riducibile alla traduzione inglese?

26.09, ore 12.30

Coordina:

Partecipanti al tavolo:

August 6, 2015

Spazi, Milano

Spazi. Il multiverso degli spazi indipendenti
Sala delle colonne, Fabbrica del Vapore, Milano
6–10 agosto 2015

A cura di Andrea Lacarpia e Lorenzo Madaro, è un'iniziativa che ospita sette spazi indipendenti italiani – Damage Good (Lecce), MARS (Milano), Planar (Bari), Ramdom (Gagliano del Capo), Site Specific (Scicli), Wilson Project (Sassari), Zentrum (Varese) – alla Fabbrica del Vapore di Milano. 

G.N., My stolen drawing,
exhibited at Spazi


È una vetrina in cui gli spazi indipendenti invitati presentano la loro attività. Un’occasione importante per incontrare queste realtà che in anni recenti hanno avuto un ruolo attivo e propositivo, proponendo progetti di qualità e diventando dei punti di riferimento per la sperimentazione in Italia.


intervista di Rossella Moratto su atpdiary

July 18, 2015

Be-diversity, Trento


From July 18 to September 30, an exhibition and a platform proposed by Stefano Cagol transform MUSE, the Science Museum of Trento, in a discussion forum open to the most different influences: Art and science are intertwined to stimulate a mental attitude to differences beyond biodiversity.

The artist's contribution by Stefano Cagol, for the first time working as curator, fits into these reflections and comes into the spaces of MUSE for put in contact a corpus of works by established international artists, selected for their skill to face topics such as biodiversity, sustainability, ecology, food and the future of the planet. 
Be-diversity, a neologism coined by Cagol himself during an intervention at Goldsmiths University of London last year, is the title of the exhibition that opens on Saturday, July 18 and will be on view on the second floor of the Museum until September 30. Be-diversity is an iconic term – Stefano Cagol says - which replaces the word bio in biodiversity with 'be', being, opening to multiple readings. In the project I have chosen to present main works of artists I met on my path. Easy to read, they are metaphorical, and with minimal shifts in meaning open to more in-depth insights into the present and the future, composing a wide mosaic. Art is not an end in itself, but is able to make a contribution to the current debate.

Among the exhibited artworks, some gems such as the video-documentary Leave it in the ground (2013) by Oliver Ressler, which proposes a critical approach to ecology focusing on the influence of the exploitation of the sea and oil deposits on fishing. The work, premiered in Italy in its version subtitled in Italian, it will be also showed at the next Tromso International Film Festival (Norway). On water focuses also the video (2015) by Lebanese artist Khaled Ramadan, former co-curator of Manifesta 8, which reflects the behaviour of cultural communities related to nature and, therefore, affected by its changes, as Cambodian fishermen belonging to the Cham Muslim minority. Human nature and the laws of man affecting biodiversity: the exploration of The Order of Potatoes by Åsa Sonjasdotter moves in this sphere. The artist, who won the award COAL for environmental art in 2014, has always focused on issues such as diversity, power, knowledge. In large lawn that embraces the MUSE and the sixteenth century Palazzo delle Albere are growing, under the eyes of the public visiting the museum, special potato varieties restricted in the European Union for the commercial use. The point of view by Avelino Sala instills in visitors a precise question: does culture make you eat? In the video the artist shows a pack of dogs that literally eat the word CULTURE (culture). In this dialogue between artworks, there is Giancarlo Norese’s installation, as simple as enigmatic (Four Things). In the ironic video The Hunt by Christian Jankowski, however, the artist is shot while is procuring food with a bow and arrow in a supermarket, while the device realized by Wim Delvoye and called Cloaca recreates with extreme fidelity the process of a digestive apparatus.

G.N., Four Things, 2015
digital print on pvc, 3x2 m
The paths of knowledge – the director of MUSE, Michele Lanzinger, says – that lead to awareness and then to action, are not trails that reach this or that result in an isolated way. There isn’t the way of biochemistry, of mathematics, of nature that could lead to a solution. If the scientific method is the tool that allows us to understand and predict the processes of the real world, the choice of a model to be pursued has to be made not only using definitions or formulas. The exercise of criticism, the recognition of a moral horizon, the definition of a desirable scenario, this is not due only to the application of algorithms.
The idea of separated scientific culture and humanistic culture is a legacy to be overcome in favour of a dialogue of interbreeding between facts and projects, including desire and plausibility. So hosting artistic sensibility in a science museum  is an experiment devoted to enable all paths of knowledge that culture knows how to produce.

Stefano Cagol’s project will be developed through an exhibition and an online platform imagined as a virtual meeting place between researchers, curators, politicians, philosophers to reflect and express their opinion on the issues raised by the project. For the duration of the exhibition there will be public meetings to stimulate debate around the proposed works; the ideas will be showed in progress inside the exhibition.

MUSE, Museo delle Scienze, Trento, Italy

June 4, 2015

Le futur des débris, Amiens

Séminaire doctoral « arts »: Création et destruction

Le séminaire s’adresse à tous les doctorant-e-s intéressé-e-s par les questions de la création, qu’elle soit artistique ou autre.
La problématique création et destruction est d’abord abordée dans un cadre artistique (arts plastiques, cinéma, théâtre), et sous le regard de l’esthétique et de la philosophie, mais elle peut aussi être envisagée de tout autres points de vue, dans d’autres arts, dans les sciences sociales, etc.

Problématique :
Créer est la plupart du temps envisagé comme la génération d’un être ou d’une chose hors d’un supposé néant. Il est également commun de penser que création et destruction sont des phénomènes opposés dans les termes et dans les faits. Or, on ne crée rien à partir de rien et il faut au moins détruire un matériau dans son état primitif. D’autre part, il s’agit aussi d’envisager le fait que beaucoup d’œuvres relatent des expériences destructrices, quelles que soient les disciplines, les modes opératoires, la relation à la représentation. 

La bibliothèque du CRAE
Dates et horaires :
-  Jeudi 21 mai 2015 : Jean-François Robic (arts plastiques) : poïétique de la disparition
-  28 mai 2015 : Christophe Bident (théâtre) : quel est le rien qui reste ?
-  4 juin 2015 : Lorenzo Vinciguerra (philosophie de l’art) et Giancarlo Norese (artiste) : Le futur des débris
-  11 juin 2015 : Sébastien Denis (cinéma) : Cinéma, animation et histoire, entre création et destruction

de 11 heures à 13 heures et de 14 heures à 16 heures, salle 303 à l’UFR arts

16 UC, 4 x 4heures

Le Centre de Recherche en Arts et Esthétique rassemble des chercheurs en histoire des arts et archéologie, esthétique et philosophie de l'art, arts plastiques et arts du spectacle (théâtre et cinéma).

CRAE, Centre de Recherche en Arts & Esthétique
Université de Picardie Jules Verne, Amiens, France

May 5, 2015

E il Topo at R.P.'s Flea Market, Venice


From May 5th to May 8th, 2015, during the press preview days of the Venice Art Biennale, American artist Rob Pruitt (1964) will bring his renowned project “Rob Pruitt’s Flea Market” to Venice for the first time. It will take place at A plus A Gallery, and is organized in cooperation with the students of the “22nd Course in Curatorial Practices and Contemporary Arts” at The School for Curatorial Studies Venice. The project is curated by Tommaso Speretta.

Rob Pruitt invites the international art community, as well as local art community, to engage in the lively space of the flea market – a convention that channels the timeless vitality of the open-air market, a place where art and commerce mix and mingle.

A plus A, San Marco 3073, Venice, Italy

May 4, 2015

La quadratura del libro, Milano

La Libreria Menabò di Milano, con la collaborazione di MUSEOTEO+, presenta LA QUADRATURA DEL LIBRO, una mostra a cura di Giovanni Bai dedicata al rapporto tra letteratura, editoria e arti visive: il libro come fonte di ispirazione per la produzione di un’opera pittorica o foto/grafica. 
In mostra opere di Giovanni Bai, Carla Della Beffa, Giancarlo Norese e Salvatore Zingale.
Dal casuale ritrovamento in un brevissimo arco di tempo del libro Nodi di Ronald Laing e dei ritratti fatti al suo autore, ecco che ha preso forma nella mente del curatore l’idea di una mostra (o di un ciclo di mostre) dedicata a dei libri significativi per l’autore delle opere ad esso ispirate o associate.

Giovanni Bai presenta, oltre all’omaggio a Laing, quello alla rivista Marcatré e ai suoi creatori Rodolfo Vitone e Eugenio Battisti, a Georges Didi-Huberman e Aby Warburg e infine un piccolo omaggio a Keith Haring, poiché il giorno della inaugurazione della mostra cade nell’anniversario della sua nascita.
Giancarlo Norese, [2990], 2013
Giancarlo Norese presenta delle immagini da video, selezionate tra centinaia di filmati di pochi secondi girati nei luoghi più diversi, accostate al libro di Paul Lafargue Diritto all’ozio (1887), tema che gli è caro e che ha recentemente celebrato con l’installazione Negozio presso la Galleria Nowhere di Milano. 
I lavori di Carla Della Beffa sono, in modi diversi, connessi al cibo e all'oralità: libri e libri d’artista, immagini e video ispirati a Grimm e Perrault (Le petit Chaperon rouge), Rabelais (Gargantua e Pantagruele), classici della cucina come Pietro Camporesi e Messisbugo, vocabolari francesi e inglesi (Petit Robert, Oxford Dictionary). Il cibo, i viaggi e le sfaccettature della società sono i temi che accomunano questi lavori.
Salvatore Zingale presenta le pagine di un libretto con otto endecasillabi, un settenario finale e nove inquadrature, omaggio a un recente viaggio in Brasile. Dentro il libretto ci sono paesaggi. Prima di esso quattro letture di molto tempo fa: Homo Faber (1957), di Max Frisch, per come parla dei paesaggi in Grecia; La Jalousie (1957), di Alain Robbe-Grillet, per le piante dei tropici; Falsche Bewegung (1975), di Peter Handke, per la voglia di guardare e raccontare; Ein Blick auf “Die Aussicht” von Hölderlin (1979), di Roman Jakobson, per i paesaggi in poesia di Scardanelli.

Inaugurazione lunedì 4 maggio 2015, ore 18

Fino al 23 maggio 
lunedì 16–19.30 
martedì-sabato 9.30–13 / 16–19.30 

Libreria Menabò
viale Coni Zugna 39, Milano

April 12, 2015

We Do Magazines, Milano

a cura di Boîte
domenica 12 aprile, ore 18.00
via Paullo 4, Milano

Intervengono: Federica Boragina e Giulia Brivio (Boîte), Ermanno Cristini (“Strabismi”), Luca Scarabelli (Vegetali Ignoti), Giancarlo Norese (a certain number of books), Bianca Trevisan e Elvira Vannini (storiche dell’arte)

Lee Lozano nel 1969 organizza una performance in cui chiede di lanciare in aria gli ultimi 12 numeri di “Artforum”, incitando l’editoria indipendente: le riviste indipendenti sono ancora uno strumento di ribellione dal mercato dell'arte? Chi le scrive? Chi realizza il progetto grafico? Chi le legge?

Boîte, rivista d'arte contemporanea “in scatola”, fondata nel 2009, si racconta e vi invita nel soggiorno di SPINE Bookstore per discutere di editoria d'arte, indipendenza e prospettive future.

Ne parliamo a partire dalla nostra esperienza, presentando boite #14, ultima pubblicazione dedicata all’interazione fra caso e processi creativi; e con artisti che realizzano riviste: Ermanno Cristini (“Strabismi”), Luca Scarabelli (Vegetali Ignoti), Giancarlo Norese (a certain number of books).
L'incontro rientra nell'ambito della programmazione del bookstore di Spine e Moy Dom, circuito e fiera internazionale di arte e design a domicilio in corso a Milano fino al 17 aprile.

———

Boîte è un’associazione non profit che si occupa di editoria d’arte contemporanea. Dal 2009 realizza l’omonimo periodico, “in scatola”, in tiratura limitata di 250 copie, ora giunto alla quattordicesima edizione; dal 2015 ha avviato una nuova avventura dedicata ai libri d’artista.

Spine è una libreria itinerante dedicata al self publishing e un bookstore di ricerca sul libro illustrato che raccoglie illustrazioni, fumetti, magazine, photobook, photozine, edizioni rare ed esperimenti grafici provenienti dall’Italia e dall’estero.

April 1, 2015

MIDA no. zero, Milano 1985



 

Il numero zero del libro-rivista MIDA, 1985 (di cui sono usciti solo due numeri, lo zero e l'1), con cui l'omonimo gruppo di artisti partecipa nell'anno successivo alla 42ª edizione della Biennale di Venezia (1986), su invito di Tommaso Trini. Un "libro teorico" fatto di sole immagini. Interventi, tra gli altri, di Vincenzo Ferrari, Mauro Maffezzoni e me stesso. Copertina su cartoncino colorato, stampa a un colore, rilegatura a punto metallico. Copie come nuove appena ritrovate in magazzino.

The number zero of the artists' book series by Gruppo MIDA (published in Milano, 1985), an Italian artists collective including Vincenzo Ferrari, Mauro Maffezzoni and myself, that took part to the 42nd Venice Biennale in 1986, invited by Tommaso Trini. A "theoretical book" made by images. B/w print, stapled binding. Some "brand new" copies just found in a storage room.

info: a certain number of books, acertainnumberofbooks/at/gmail/dot/com

March 4, 2015

Art Lab # 2, London

Art Lab # 2 (Fama Fame)
a participatory art project organised by Olivia Notaro

including works by Anja Aichinger, Anna Altmeier, Marceline Berchtold, Sarah Taras, Brigitta Briner, Laura Degenhardt, Lucienne Hälg, Matthiew Johnson, Areej Kaoud, Anna Lytridou, Andrea Vogel, Claudius Weber, Patrick King, Tom Mason, Aimy Palogiannidou, Martina Miholic, Martin Möll, Kam Wan, Olivia Notaro, Ben Turner, Polly Yates, Eleonore Clare, Ermanno Cristini, Roberto De Luca, Giancarlo Norese, Daniele Pario Perra, Antonio Scarponi, Meinrad Feuchter, Fiorenza Bassetti, Filippo Leonardi, Marco Giacomoni, Silvano Repetto, Ernesto Nicola Nicolai, Patrizio Travagli, Giuliano Galletta, Mirko Aretini, Michael Streun, Pia Schläppi, Alberto Magrin, Jürg Curschellas, Jakob Jenzer, Peter Aerschmann, Fabiana de Barros, Filippo Falaguasta, Salome Egger, Loredana Longo.

private view: Wednesday, 4 March 2015 | 6-9pm
exhibition: 4–18 March 2015

ASC Gallery, Window Space, London
Erlang House, 128 Blackfriars Road London SE1 8EQ

February 18, 2015

Italia Happening, Wien

Italia Happening
130 Künstlerbücher

Eröffnung: 18. Februar 2015, 19:00 Uhr

In 130 Exponaten versammelt sich ein aktueller Blick auf die Kunstproduktion Italiens, dessen Beitrag zur neueren Kunstgeschichte sich nicht in der Nennung von Arte Povera oder Maurizio Cattelan erschöpfen kann.
Seit drei Jahren befindet sich das Land in der Ära Post-Berlusconi. Nicht weniger als zwei Jahrzehnte wurde das kulturelle Leben von einer politischen Figur geprägt, die für drastische Kürzungen im Kunst- und Kulturbereich genauso wie für eine privatisierte Medienlandschaft und die bewusste Torpedierung des kritischen Diskurses steht.
Was lässt sich anhand von Publikationen aus der Kunst über die aktuelle Situation Italiens ablesen? Was passiert, was interessiert im Einzelnen? Wer hat das Land unter diesen Bedingungen nicht verlassen, welche Themen und Diskurse werden derzeit verhandelt? Zur Eröffnung: Bernhard Cella im Gespräch mit Gabrielle Cram (Leitung Dramaturgie, Tanzquartier Wien).

Begleitend zur Ausstellung:
Italia Reenactment – Szenische Lesung von Dialogen der niederländischen Künstler Fucking Good Art mit Protagonisten der italienischen Kunstszenen (2012) sowie Beiträgen der Kuratoren Luca Lo Pinto (NERO Magazine, Rom; Kunsthalle Wien) und Andreas Hapkemeyer (Museion, Bozen).
Ausstellungsdauer: 19. Februar bis 30. April 2015.

ph. Tobia De Marco
Mit Beiträgen von: a certain number of books, Gianpaolo Arena, Federico Barbon, Alessia Bernardini, Nicolò De Biasio, Blisterzine, Monica Bonvicini, Edda Bracchi, Boite, Choisi, Cranico, Delebile Edizioni, Direct Cut, E Il Topo, Flip project, 3/3 Tre Terzi, Humboldt Books, Alice Guareschi, Gabriel Kuri, Landscape stories, Le Dictateur, Michele Lombardelli, Madness & Civilization, Tobia De Marco, Mousse Publishing, Marco Mucig, Maurizio Nannucci, Nero Magazine, Nomade Arteideologia, Officina Typo, Osservatorio Fotografico, Palermo Direct Cut, Bolo Paper, Federico Pepe, Armando Perna, Edizioni Precarie, Print About Me, P420 Gallery, RawRaw, Rorhof, San Rocco, Luca Scarabelli, Spaziolabò Edizioni, Filippo Tassinari, Teatro Balocco, The Cool Couple, The Exhibitionist, Nico Vascellari, Andro Vekua, Von Holden Studio, Yes I am Writing a Book.

Arsenalstraße 1, A-1030 Wien

February 6, 2015

c’mon giancarlo, Genova

A turtle upside-down with mummy's bracelet
drawing, 2015
c’mon giancarlo
Need glue and four bananas
Space4235
opening Feb 6, 2015 at 7pm
via Goito 8, Genova, IT

keywords:
Turtle, upside-down, bracelet, bar bello, against the grain, slowness, armenia, awakening, my mother, secret societies, driving the vision, counterattack, empty seat, bananas.

Low target

Landscape
A turtle upside-down with mummy's bracelet,
w/books

Mistaken landscapes, with empty slide
Postposters
Low target

Mistaken landscapes, with empty slide


Bar Bello