October 24, 2015

Pop Uppa, Abbiategrasso

Tre mostre al Castello di Abbiategrasso:

Pop Uppa: Michele Lombardelli, Samuele Menin, Giancarlo Norese, Luca Scarabelli

Zòon: Linda Alborghetti / Marco Bellini, Lisa Batacchi, Lorenza Boisi, Giuseppe Buffoli, Carlo Buzzi, Mirko Canesi, Sergio Limonta, Vera Portatadino, Daniela Sandroni, Stefano Serusi, Attilio Tono

Documentario: una collezione

inaugurazione 24 ottobre 2015, ore 18.30
piazza Castello 1, Abbiategrasso (Milano)

orari: martedì-venerdì: 16-19
sabato e domenica: 10-13 / 16-19

info: GalleriaBrera1 +39 3476068393

My most recent paintings are reflecting on the shift of the meaning of popular words like “labour”, “work”, “money”, including the change in the relations between mankind and economy. So if we say “work”, it’s probably not the same thing that used to be meant by our grands. I think we can now read in a new way that old pamphlet written by K. Malevic about the concepts of “laziness”, truth and liberty.

I’ve chosen a young, beardless Karl Marx as the same subject for these paintings. The first three portraits I made are overlapped, one over the other, deleting the previous ones. Sometimes I mount them in exhibitions as if they were sculptures. I like the forces of invisibility, especially in painting.

m&m&m, oil on linen, cardboard, wood, 2015

detail of Red Marx with
hammer and no sickle
,
2015

October 14, 2015

Enfance, Bratislava


New publication: Enfance, a double artist's book about childhood, by Giulio Lacchini and Giancarlo Norese, Sputnik Editions, Bratislava 2015.

16+16 pages plus paper container, offset print, edition of 100.
ISBN: 978-80-970894-2-9

Available also through choisi and A+Mbookstore.

Enfance was born to remember us the faculty of “bringing visions into focus with our eyes shut”, as we did in a remote time, still fruitful and alive, when thinking in terms of images was more spontaneous.
It was a “possible pedagogy of the imagination that would accustom us to control our own inner vision without suffocating it or letting it fall (…) into confused, ephemeral daydreams, but would enable the images to crystallize into a well-defined, memorable, and self-sufficient form, the icastic form.”

(Excerpts from Italo Calvino, Six Memos for the Next Millennium: Visibility, 1985–1986).



October 10, 2015

Materia, Novi Ligure

G.N., kunsthalle novi
Massimo Palazzi ha invitato cinque protagonisti della scena artistica italiana a confrontarsi con gli spazi del centro storico cittadino di Novi Ligure per costruire un percorso espositivo fondato sull’interazione delle opere e degli edifici e la relazione tra testimonianza storica e attualità. 

Il tessuto urbano, come la crosta terrestre in una prospettiva più ampia, concretizza la sedimentazione del tempo e della memoria e ne restituisce la testimonianza nella materia di cui è fatto il presente. È proprio attorno all’unità di permanenza e continua trasformazione propria della natura minerale della materia, nucleo fondante della mostra, che gravitano le opere di Andrea Botto, Sara Enrico, Giancarlo Norese, Elisa Strinna e Luca Vitone.

A dispetto di ogni retorica della smaterializzazione, il titolo della mostra intende appunto evidenziare l’irrinunciabile consistenza fisica del mondo: la materia è, infatti, madre e matrice, origine di processi metamorfici e creativi, oggetto, mai del tutto passivo, dell’azione degli elementi, dell’uomo e, ovviamente, dell’artista. A tali trasformazioni, che coinvolgono il regno naturale organico e inorganico determinando il cambiamento del paesaggio, Materia intende aggiungersi senza negare l’inevitabile dispersione di energia in esse implicata con l'ambizione di diventare un'ulteriore stratificazione urbanistica, paradossalmente immateriale.
Nel corso dell’inaugurazione, il curatore presenterà la mostra e illustrerà le opere dei singoli artisti. Il percorso terminerà con l’esecuzione dal vivo della composizione per quartetto di clarinetti che costituisce il lavoro di Elisa Strinna.
In concomitanza con l'inaugurazione della mostra apre a Novi Ligure, per iniziativa di Giancarlo Norese, un nuovo spazio per l'arte contemporanea: Kn (kunsthalle novi). Terminata la mostra, sarà disponibile un catalogo, pubblicato in 200 copie e concepito come un’edizione di pregio per documentare il progetto e fornire un approfondimento critico sul lavoro degli artisti nel contesto della manifestazione.

Materia, a cura di Massimo Palazzi. Novi Ligure, 10-17 ottobre 2015.
Inaugurazione sabato 10 ottobre, ore 17, presso la sede municipale di via Giacometti 22.
materia2015.tumblr.com

Le opere e i luoghi

Andrea Botto, KA-BOOM #40, Didcot, 2014, stampa fotografica.
Salone del Municipio, Via Giacometti 22; orario: dalle 10-12 e dalle 17 alle 19,30.
Alcuni urbanisti hanno definito il fotografo un sismografo, attivo in prima linea per cogliere ogni minima vibrazione o cambiamento che accade davanti ai propri occhi. Andrea Botto preferisce definirsi una specie geoarcheologo che lavora per carotaggi, campionature di paesaggio e stratigrafie temporali. Il suo work in progress KA-BOOM sfida l’impossibilità di fermare in un singolo scatto grande formato gli effetti dell’uso di cariche esplosive in ambiti civili, dalla demolizione, alla bonifica ambientale, fino alla pirotecnica. In occasione di Materia, l’artista presenterà una stampa di grandi dimensioni inedita che documenta la demolizione delle torri della centrale geotermoelettrica di Didcot in Gran Bretagna.

Sara Enrico, Undisclosed Recipients, 2015, installazione.
Palazzo della Dogana (Palazzo Brignole), atrio e scala, Via Roma 68; orario: dalle 10-12 e dalle 17 alle 19.30.
Specializzata in restauro dei dipinti antichi all’Istituto Spinelli di Firenze, Sara Enrico conduce la sua ricerca sulla pittura saggiandone le possibilità plastiche attraverso una rinnovata consapevolezza dei materiali e degli strumenti codificati dalla storia dell’arte. I suoi interventi si sviluppano nello spazio generando un ricco spettro di varianti, alterazioni, traduzioni che interagiscono con l’ambiente
circostante e lo integrano nel lavoro anche attraverso l’uso di tecnologie di scansione e stampa digitali. L’opera pensata da Sara Enrico appositamente per Palazzo Dogana (Brignole) è incentrata sul potere evocativo degli spazi architettonici dell’atrio e della scala dell’edificio. Attraverso la collocazione di alcuni oggetti di ingombro e impatto visivo minimo, l’artista intende attivare quegli spazi
di transizione sottolineando la stratificazione storica e la tessitura materica del luogo e suggerendo al visitatore possibili narrazioni.


kn billboard posting, oct 2015
kn wall-plate
Giancarlo Norese, Kn (kunsthalle novi), 2015-work in progress.
Palazzo Cambiaso Negrotto, angolo piazza Dellepiane/via Paolo da Novi; orario: sempre aperto.
La nicchia nel muro di palazzo storico novese diventa un nuovo spazio per l’arte contemporanea, la "kunsthalle novi", che inaugura in occasione di Materia. Con questa proposta, Giancarlo Norese intende approfondire una ricerca basata sulla costruzione di una rete di micromusei dislocati nel mondo, cominciata due anni fa evidenziando il ruolo fondante delle connessioni e degli scambi, ma anche della casualità e delle coincidenze nella produzione di cultura e conoscenza. Un’adeguata comunicazione conferma la volontà dell’artista di gettare un seme per la crescita dell’arte contemporanea nel tessuto locale: con "Kn" Giancarlo Norese indica la possibilità di ulteriori interventi e attività, assumendosi il rischio della naturale dispersione del progetto. 
Elisa Strinna, Quattro Stagioni, 2015, composizione musicale per quartetto di clarinetti eseguita e arrangiata da Mademi Quartet.
Palazzo Cambiaso Negrotto, piazza Dellepiane 1; performance: sabato 10 ottobre, ore 18.
L’alternanza di momenti di crisi e periodi di stabilità che caratterizza l’andamento di sistemi complessi è il punto di partenza dell’indagine lirica dei rapporti tra uomo e natura condotta da Elisa Strinna. Nei suoi lavori, la cronologia dei mutamenti registrati nelle sezioni dei tronchi degli alberi, nelle rocce sedimentarie come anche nei grafici degli andamenti finanziari viene letta come una partitura musicale e trasformata in suono. In occasione di Materia, l’artista ha realizzato una composizione musicale dettata dall’andamento delle variabili meteorologiche (temperatura, umidità, pressione, vento) rilevate nel corso dell’ultimo anno nella provincia di Alessandria. Il giorno dell’inaugurazione della mostra il brano verrà eseguito dal quartetto di clarinettiste Mademi che hanno collaborato con l’artista all’arrangiamento della composizione.

Luca Vitone, Per l'eternità, 2013, video HD, 7:57 min, courtesy l’artista e pinksummer, Genova.
Auditorium Biblioteca Civica, Via Marconi 66; orario: 10-12 e 17-19.30.
La personale ricerca condotta da Luca Vitone sul paesaggio condensa in sintesi concrete i concetti di luogo, memoria e identità culturale utilizzando media diversi, dalla polvere al profumo. Il video scelto per Materia, girato a Casale Monferrato, sede di un tristemente noto stabilimento Eternit, fa parte di una serie di lavori dedicata alle disastrose conseguenze della produzione e della diffusione dell’amianto in Italia, cui appartiene anche quello presentato dall’artista al Padiglione Italia della 55ª Biennale di Venezia nel 2013. Il significato di quest’opera acquista particolare valore oggi, dopo che il 19 novembre 2014 la Corte di Cassazione ha annullato, in quanto caduta in prescrizione, la condanna che nel 2012 aveva decretato colpevoli di "disastro ambientale doloso permanente" gli imprenditori Jean-Louis Marie Ghislain de Cartier de Marchienne e Stephan Ernest Schmidheiny, obbligandoli a risarcire circa 3000 parti civili e a subire 16 anni di reclusione, successivamente aumentati a 18.