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April 4, 2016

Wohnen in einer Verspätung, Bern

Wohnen in einer Verspätung / Abitare un ritardo
Ermanno Cristini, Giancarlo Norese, et al.
Progr, Bern, 4-26 april 2016

Pamela knows
Diese Residenz soll der langsam verlaufenden Zeit, die kreative Aktivitäten charakterisiert, mehr Wert verleihen. Kleine Gesten, Pausen, Faulheiten, Langsamkeiten, Betrachtungen, Verblüffungen und Verzögerungen machen das Wohnen zu einem Spaziergang durch die Domus, den Ort des Otium (Müssiggangs), um mit Robert Walser das Vergnügen neu zu entdecken, das ein überraschendes Treffen ausserhalb der funktionellen Beziehung zur Welt mit sich bringt.

In diese unproduktive Gymnastik sollen auch die Bewohner des Progr mit einbezogen werden. Sie sind eingeladen, die Spuren ihrer nicht arbeitsamen Momente zu bewahren und mit uns zu teilen, und auch Künstler, die zu Besuch sind, sollen sich gerne für ein paar Augenblicke mit uns in den Strudeln der Verspätung verlieren. Die Sammlung der Spuren aller werden zu einer Ausstellung zusammengefügt, die im Wohnraum der zugeteilten Residenz stattfinden und sich als vielstimmiger Dialog präsentieren wird.

Die Residenz beim Progr steht in einer Reihe von Initiativen, die den Müssiggang aufwerten sollen. Dazu gehören auch die Ausstellung Doppio stallo (Doppelter Stillstand) in Mailand in der Nowhere Gallery ab dem 31. März sowie eine Lesung am Cabaret Voltaire in Zürich am 23. April im Kontext von Obsession Dada.

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Vanessa is/as an angel
Scriveva Walter Benjamin nei Passages che “Non bisogna far passare il tempo, ma anzi invitarlo a fermarsi presso di noi”. È con questo spirito che Duchamp indica nel respirare, in opposizione al lavorare, l’essenza dell’attività creativa. Il fare artistico sta entro un ritardo e dunque si qualifica per una sottrazione: ciò che manca è il principio di economia e la dimensione utilitaria, al punto che esso si configura come uno sperpero. Così entro un’operosità reiterata senza fine si consuma una inoperosità, o più precisamente un’applicazione inoperosa, che è la sua vera cifra.

Abitare un ritardo è il senso di questa residenza, facendo dell’abitare l’occasione per mettere in atto delle pratiche che percorrano il tempo senza tempo dell’attesa creativa. Piccoli gesti, soste, pigrizie, lentezze, contemplazioni, stupori, indugi, di cui raccogliere amorevolmente le tracce oziose e ozianti  per sperimentare un modo di fare che è un modo di essere. Una passeggiata nella domus, per ritrovare, con Robert Walser, il piacere dell’incontro sorprendente fuori dal rapporto funzionale con il mondo.

In questa ginnastica improduttiva si intendono coinvolgere anche i residenti del Progr invitandoli a conservare  e a scambiarsi con noi le tracce dei loro momenti inoperosi, e si intendono coinvolgere artisti in visita che si perderanno per un istante con noi. La raccolta delle tracce darà luogo a una mostra che si terrà nello spazio abitativo della residenza assegnata e che si presenterà come un dialogo a più voci nella condizione di tempo sospeso.

La residenza al Progr si colloca entro un percorso di iniziative dedicate alla valorizzazione dell’ozio, che comprendono una mostra a Milano (Doppio stallo) alla Nowhere Gallery a partire dal 31 marzo e una lecture al Cabaret Voltaire a Zurigo il 23 aprile nel contesto di Obsession Dada.



November 2, 2013

The Celebration of the Living 4, Phoenix

The Lu Cafausu headquarters at Combine Studios,
downtown Phoenix, Oct. 2013.
Italian artists plan free public art procession in Downtown Phoenix on Nov. 2

The ASU Art Museum is pleased to announce the arrival of visiting international artists Emilio Fantin and Giancarlo Norese. The artists are part of Lu Cafausu, an Italian collaborative art project by Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese, Cesare Pietroiusti and Luigi Presicce.

The public is encouraged to attend “Celebration of the Living (who reflect upon death), 4th edition,” a once-in-a-lifetime opportunity to honor loved ones who have passed away and re-envision the past, present and future by walking through the streets of downtown Phoenix. This is the fourth annual occurrence of this project and the first time that it is being held in the United States. The free event is a reconsideration of Día de los Muertos (Day of the Dead) traditions through multi-cultural lenses.

The procession, to be led by the Bad Cactus Brass Band, will kick off on Saturday, Nov. 2, 2013 with a pre-procession reception beginning at 3:30 p.m., at the ASU Art Museum International Artist Residency Program at Combine Studios, 821 N. Third St., in downtown Phoenix. The procession starts promptly at 4:30 p.m. and will conclude at Saint Mary’s Basilica with a choir performance. The procession also connects at its conclusion with the Celebración Artística de las Américas (CALA) Alliance Festival at the intersection of First and Adams streets.

The event is produced by the artists and the ASU Art Museum, continuing a tradition of artist-led projects that includes “Feast on the Street” and the Desert Initiative.

The event will highlight numerous threads connecting past, present and future, including visual arts, historic preservation, new shade trees, modern dance and live music. Featured elements will include:

— Chicago artist Deborah Boardman will investigate traces from the past at the intersection of Third and Roosevelt streets;
— One of the first public opportunities to view the newly restored DeSoto Building, at the intersection of Central Avenue and Roosevelt Street;
— Original choreography and music interpreting a classic element of Kurosawa’s Dreams;
— Invited guests readers Merced Maldonado from Guadalupe, Ariz.; Canadian Shawn Van Sluys from the Musagetes Foundation, Arizona artist Marie Navarre and author Kristina Lee Podesva, from San Francisco, Calif., will read short passages from diverse cultural traditions and literature reflecting upon death

The procession will feature the work of ASU School of Film, Dance and Theatre students with choreography by faculty member Elizabeth Johnson and ASU School of Art students working with faculty member Gregory Sale. The pre-procession reception is organized by students from the ASU Lodestar Center for Philanthropy and Nonprofit Innovation.
Learn more about Lu Cafausu at www.lucafausu.tk and view additional details about the event at facebook.com/events/1457056714520021/

The ASU Art Museum International Artist Residency at Combine Studios is located in downtown Phoenix, at 821 N. Third St. For additional information please call the ASU Art Museum at 480.965.2787 or visit http://www.facebook.com/ASUAM.Combine. The ASU Art Museum International Artist Residency is generously supported in part by the Windgate Charitable Foundation and the National Endowment for the Arts.

The ASU Art Museum, named “the single most impressive venue for contemporary art in Arizona” by Art in America, is part of the Herberger Institute for Design and the Arts at Arizona State University. The museum is located on the southeast corner of Mill Avenue and 10th Street in Tempe and admission is free. Hours are 11 a.m. – 8 p.m. on Tuesdays (during the academic year), 11 a.m. – 5 p.m. Wednesday through Saturday and closed on Sundays and Mondays. Public hours for the International Artist Residency Gallery are Tuesday through Friday from 1–5 p.m. and by appointment. To learn more about the museum, call 480.965.2787or visit asuartmuseum.asu.edu or asuartmuseum.wordpress.com.


Media Contact
Greg Esser
ASU Art Museum
480.965.2875
greg.esser (at) asu.edu

July 26, 2013

nctm e l'arte, Milano

NCTM Studio Legale associato annuncia che in occasione della terza edizione del bando nctm e l’arte: Artists-in-residence, sono state attribuite tre borse di studio ai seguenti artisti:

Maria Domenica Rapicavoli (ISCP, New York), Valentina Vetturi (Tranzit, Bucarest), Pietro Spoto (Matadero, Madrid).

L'iniziativa si colloca nell'ambito del progetto nctm e l'arte che NCTM Studio Legale Associato dedica all’arte contemporanea. Al fine di inserirsi con scelte significative nel dibattito culturale, NCTM ha scelto di promuovere l’istituzione delle borse di studio dedicate al sostegno della mobilità internazionale degli artisti italiani.

Le borse di studio sono rivolte ad artisti visivi che intendono partecipare a un programma qualificato di residenza, in diversi paesi del mondo. Gli assegnatari sono stati scelti in base alla serietà del loro profilo artistico, ai progetti e alla qualità formativa della residenza ospitante. Con nctm e l’arte: Artists-in-residence si desidera incoraggiare la formazione degli artisti italiani, consentendo loro di confrontarsi con situazioni inedite, di acquisire nuove esperienze e di sviluppare nuove capacità, in un confronto diretto con realtà internazionali.

Nelle scorse edizioni si sono aggiudicati le borse di studio: per la prima edizione Giancarlo Norese, Emilio Fantin, Luigi Negro, Cesare Pietroiusti, Riccardo Giacconi; mentre nella seconda edizione ne hanno beneficiato Leone Contini, Valentina Curandi, Nathaniel Katz e Sabina Grasso.


NCTM
info@arte.nctm.it
arte.nctm.it

September 4, 2012

Average Resort, Recco

Fondazione G.B. Massone
La visione è una disciplina perennemente in atto. La capacità di distinguere e di immaginare costituisce la muscolatura di tale esercizio continuo, che accade in ogni situazione a attraverso ogni fattore, anche il più insignificante. Ogni ambiente è preda di infiniti sguardi e ogni sguardo è preda delle qualità di ciò che vede. La città di Recco è il luogo scelto per un’azione complessa, operata su più piani, orientata all’esplorazione critica di questo contendere: da una parte infatti la ricerca è affidata agli artisti in residenza, ai quali è chiesta una relazione libera ma in tempo reale di ciò che vedono nella città, nelle cose, nell’ambiente, dall’altra i cittadini di Recco, in special modo i più piccoli, sono invitati ad un progetto artistico che trasformi nella memoria visiva un angolo della città.
Il territorio scelto ha infatti la caratteristica particolare di avere un’alternanza significativa di bellezze e cesure, dovute alla sua storia interrotta e alla sua particolare posizione geografica. In un luogo che ha un così alto potenziale di gradevolezza e deformità, diventa necessario prestare grande attenzione alle capacità di vedere, riconoscere, immaginare, rivedere, ripensare. Agli artisti è affidato il compito di segnalare, di individuare, di riconoscere tutto ciò che riterranno efficace per una riflessione o per un semplice contatto visivo; ai bambini delle scuole elementari e alle loro famiglie il compito di saper proiettare sulla propria città pensieri nuovi, bellissimi e intensamente scelti. L’insieme delle due azioni costituisce un’esplorazione partecipata e non sistematica di un territorio nelle sue evidenze di spazio e di tempo, nonché il tentativo di immettere in queste qualcosa di insolito e di altamente immaginativo.
F.M.C.

http://averageresort.tumblr.com

in residenza: G.N., settembre 2012

November 18, 2011

Intersection, Beijing

It's my job, 2011. Business cards from
the people I met in Beijing, broom
Intersection
2011 FeiJiaCun International Art Exchange Exhibition
Opening Reception: Sunday, Nov. 20. 3pm
Add: Nova Art Coordinates, Feijiacun Shangri-la Art Community,
LaiGuangYing DongLu, Chaoyang District

Tel: 010-8470 1770

Red Gate Residency and The Nova Art Space have the pleasure to announce the opening of Intersection - 2011 FeiJiaCun International Art Exchange Exhibition. The exhibition is located at the Nova Art Space, in FeiJiaCun, and will be on view November 20-24, 2011.
Intersection will present artwork from 16 artists; eight international artists from the Red Gate Residency Program juxtaposed with eight Chinese artists who are living and working in the FeiJiaCun Art Village.
Opening Reception, Sunday November 20, 3pm.

Participating artists: 

Anne Zwiener (Austria), Giancarlo Norese (Italy), Andreas Zingerle (Austria), Linda Kronman (Finland), Nikki Schiro (USA), James Whitington (Australia), Kate Downie (UK), Anne Graham (Australia) A Hai, Chang Xugong, Cui Guotai, Huang Yin, Liu Yan, Li Xinhui, Tong Zhengang, Xia Funing.

Curated by Li Xinhui and Nikki Schiro  

July 18, 2010

manufatto in situ. laboratorio nel paesaggio

Workshop-residenza estiva per giovani artisti nel Parco per l’Arte in Cancelli di Foligno (Perugia) dal 25 luglio al 14 agosto 2010

Atelier Ambulant d’Architecture, OGINOknauss, Emilio Fantin, Lorenzo Bruni, Nico Dockx, Kinkaleri, Nathaniel Katz, Paolo Parisi, Lorelei, Barbara Fässler, Caretto&Spagna, Denis Isaia, Aldo Grazzi, gruppo A12, Aldo Iori, Giancarlo Norese, Myriam Laplante, Bernardo Giorgi.

Progetto di associazione Viaindustriae e neon>campobase a cura di Emanuele De Donno e Gino Gianuizzi, in collaborazione con associazione Parco per l'Arte in Cancelli / Zoe teatro / Sovversioni non sospette srl / Comunanza Agraria di Cancelli / con il patrocinio e contributo del Comune di Foligno.

Il Workshop manufatto in situ propone il territorio del Parco per l’arte in Cancelli di Foligno (PG) come fonte e luogo d’ispirazione per la ricerca creativa contemporanea, sul tema della progettazione artistica nel paesaggio. Il progetto di residenza e workshop estivo è indirizzato ai giovani artisti/studenti diplomandi, laureandi, neo-laureati o cultori della materia di Accademia/Università Arti Visive e Architettura da svolgere presso Cancelli di Foligno (PG) in Umbria, nel comprensorio del Parco per l’Arte, vasta area del territorio folignate di grande interesse rurale-naturalistico, individuata e normata dal P.R.G. vigente. Sin dagli anni ’80 è in piedi un progetto arte/paesaggio/natura e ora sulla base di quel patrimonio (opere in sito di Sol LeWitt e Ann & Patrick Poirier) si vuole costruire una nuova programmazione culturale. Obiettivo non secondario è anche la creazione di strumenti di confronto, di indirizzo e di ricerca artistica con i giovani.
In questo interessante contesto i tutor delle attività laboratoriale coordineranno tre moduli, ognuno di una settimana, la cui programmazione si struttura con l’avvicendamento di più visiting professor che lavoreranno con 15 studenti per modulo su un tema legato al paesaggio/arte/natura/architettura. I giovani artisti risiederanno nei siti suddetti accompagnati da una didattica specifica sia riferita alla pratica artistica in sito artistico sia con incontri e relazioni di esperti docenti.

Obiettivi
Partendo dall’osservazione oggettiva dei luoghi, il workshop invita i giovani artisti e architetti a esplorare il territorio per affrontare con un’ottica aperta il progetto nel paesaggio e per definire i confini dell’intervento artistico “ambientale”.

Struttura del workshop
25 luglio - 31 luglio: architettura/paesaggio, intervento site-specific (modulo manufattoinsitu)
Atelier Ambulant d'Architecture, OGINOknauss, Emilio Fantin, Lorenzo Bruni, Nico Dockx

1 agosto - 7 agosto: archivio e documento/azione (modulo archiviazioni registrazioni)
Kinkaleri, Nathaniel Katz, Paolo Parisi, Lorelei, Barbara Fässler, Caretto&Spagna

8 agosto - 14 agosto: perlustrazioni/mappe sensoriali e sociali (modulo performance in sito)
Denis Isaia, Aldo Grazzi, gruppo A12, Aldo Iori, Giancarlo Norese, Myriam Laplante, Bernardo Giorgi

I partecipanti saranno coordinati sin dal primo giorno dai tutor delle associazioni VIAINDUSTRIAE e neoncampobase per la produzione di un progetto specifico finale legato alle tematiche dei moduli (1 architettura/installazione in situ - 2 documento/azione, video, registrazioni - 3 azione/performance/relazione).
All’interno del loro percorso incontreranno gli artisti/curatori ospiti che nella loro permanenza di 2/3 giorni si avvicenderanno nel programma e gestiranno tre modalità di lavoro (1 presentazione del proprio lavoro/o case study - 2 confronto dibattito partecipato con gli ospiti della residenza - 3 revisione dei lavori in progress dei partecipanti).

Fasi di lavoro
primo giorno; arrivo dei partecipanti nella giornata, presentazione del workshop, prime perlustrazioni.
secondo, terzo, quarto, quinto giorno; Workshop diretto dai visiting professor coordinato dai tutor suddiviso in 3 fasi: - conoscenza e presentazione: incontri preliminari in cui si discuteranno le linee guida del percorso, con relazioni di esperti - esplorazione territoriale: i partecipanti dovranno esplorare il territorio per confrontarsi con la dimensione ambientale, culturale, sociale e antropologica del luogo
- studio e sviluppo dell’opera/progetto: ogni partecipante studierà un intervento, in base alla fattibilità eventualmente installabile o allestibile sesto, settimo giorno; finalizzazione e chiusura percorso/mostra installazioni e progetti del workshop con invito pubblico per istituzioni, addetti ai lavori (il percorso rimarrà visitabile per tutto l’anno nel Parco per l’Arte in Cancelli); eventuale visita ai centri di arte contemporanea in Umbria (Palazzo Lucarini Contemporary, Trevi, Palazzo della Penna, Perugia, Fondazione Burri, Città di Castello).

Luoghi di lavoro 
Studio Cancelli, Studio Viaindustriae

Per informazioni telefonare al 3495240942 o inviare una mail a info(at)viaindustriae.it
associazione culturale VIAINDUSTRIAE, via delle Industrie 9, 06037 Foligno (PG)
tel/fax 074267314, mob. 3495240942 www.viaindustriae.it

July 6, 2010

Supercalifragilistic. The video

My video about the residency program Supercalifragilistic. Mistaken Landscapes has been published by UnDo.Net right here. The project was part of "Le Ville Matte" residencies in Sardinia, with me as the visiting professor, including the participation of guest artists Luigi Negro, Luca Scarabelli, Umberto Cavenago, Jiří Kovanda, and the artists in residence Invernomuto, Estelle Deschamp, Markuz Wernli Saito, Renée Lotenero, Marika Asatiani, Augusto Buzzegoli, Rita Correddu, Giulia Casula.

May 13, 2010

Supercalifragilistic. The Show

The Province of Cagliari
Cultural Policies and Sport Office
promotes

Supercalifragilistic (Mistaken Landscapes) - The Show

the presentation of the projects by the artists participating in the residency program LE VILLE MATTE / visual arts, first edition

Former convent of the Capuchins, Villasor (Cagliari, Italy)
16 May – 6 June 2010

Opening: Saturday 15 May 2010, 6.00 pm

Saturday 15 May 2010 in the town of Villasor, a few kilometers from Cagliari, the ten artists that took part in the residency program LE VILLE MATTE – visual arts present their projects. The artists that participated in the program - promoted by the Province of Cagliari – Cultural Policies and that took place form 14 April to 14 May - are: Marika Asatiani (GE, 1977), Augusto Buzzegoli (IT, 1974), Giulia Casula (IT, 1977), Beatrice Catanzaro (IT, 1975), Rita Correddu (IT, 1983), Estelle Deschamp (FR, 1984), Invernomuto - Simone Bertuzzi and Simone Trabucchi (IT, 1983, 1982), Renée Lotenero (US, 1977), Markus Wernli Saito (CH, 1968).
Giancarlo Norese was the visiting professor and Chiara Agnello was the visiting curator.
During workshops and laboratories with the guest artists - invited by Giancarlo Norese - Jiří Kovanda (Prague), Luigi Negro (Lecce), Umberto Cavenago (Milan), Luca Scarabelli (Como) and Mauro Cossu (Cagliari), the participants investigated the issues connected to architecture and landscape, with special attention to the relations existing between the spaces transformed by man and those generated by chance and necessity, as well as to the true nature of debris and to the sounds that dwell and shape a place.
The residency emphasized the importance of the creative processes deriving from the interaction between people, and that of collaborative projects, idea exchange and interaction between the artist and the audience.

Supercalifragilistic (Mistaken Landscapes) - The Show, will be open until 6 June 2010 in the former convent of the Capuchins and in a few public spaces of Villasor. The initiative represents the final step of an intensive process that has led to the creation of permanent installations, projects, temporary interventions, performances and other kinds of works that in many cases have been created in close collaboration with the people of Villasor.

Invernomuto presents an impressive sculptural intervention conceived for the town’s amphitheatre square. The work underlines the social function of a public space usually enjoyed by the young people of Villasor and especially by the skaters’ community. Giulia Casula worked on one of the symbols of the town too, transforming the abandoned water tower into an element capable of stimulating new suggestions. Rita Correddu’s intervention, based in a house in Via Roma, is about the bond of affection for places.
Estelle Deschamp worked on an area near the cemetery placing a sculptural device originating from the observation of architectural elements of house facades.
By inviting the audience to make a wish and choose a colored felt-tip to draw a circle around an hypothetical “wish tree” , Marika Asatiani underlined how her research tends towards the intangible and inexplicable phenomena.
The intervention on the only black wall of Villasor, that is visible from only one privileged view point, is about Augusto Buzzegoli’s intimate experience, while Renée Lotenero’s elaboration of a kitchen tile decoration creates an estranging effect in a private house near the Convent of the Capuchins.
“What would happen if our memory should fade every day?” This is one of the questions that inspired the performative work by Markus Wernli Saito. The intervention that the artist carried out all through the residency weeks, developed along a route across some places in Villasor, like the bar, the newsagent, the post office and the castle, involving the locals and passers-by.
(En)counter Shots is the collective project developed by the ten artists in residence, coordinated by Beatrice Catanzaro. Required by an unusual “client” (a local stockbreeder) the work developed casually, but nonetheless maintaining an extremely traditional character: the work is in fact a great mural on a wall about twenty meters long. The project involved the whole group in a common creative process that led them to an exchange of views and to question their perspectives and opinions.

Supercalifragilistic (Mistaken Landscapes) - The Show is documented in a bilingual catalogue with photos in color published by Kaleidoscope.

LE VILLE MATTE – visual arts is part of LE VILLE MATTE – artist residencies, a wider project with the purpose of offering study and research residencies in Sardinia, stimulating new productions in the fields of music, writing and visual arts.


Info

Title: Supercalifragilistic (Mistaken Landscapes) - The Show
Visiting professor: Giancarlo Norese
Guest Curator: Chiara Agnello
Promoted by: Province of Cagliari - Cultural Policies and Sport Office
In collaboration with: City of Villasor, Careof DOCVA, Kaleidoscope, Undo.net, Fondazione Antonio Ratti, Fondazione Spinola Banna
Coordinators: Giorgio Murtas, Francesca Sassu
Opening: 15 May 2010, 6.00 pm
Closing: 6 June 2010
Where: Villasor, Cagliari, Former Convent of the Capuchins and various venues
Times: from Tuesday to Sunday 10.00 am - 1.00 pm, 5.00 pm - 8.30 pm. Monday closed.
Entrance: free of charge
Information: tel. +39 070 4092329 tel. +39 366 2676612, fax +39 070 4092312, info(at)levillematte(dot)it, www.levillematte.it
Press office for Italy and abroad: Marta Colombo +39 340 3442805 martacolombo(at)gmail(dot)com;
Press office for the Province of Cagliari: Stefania Giganti +39 329 3604710 sgiganti(at)provincia.cagliari(dot)it

December 27, 2009

Le Ville Matte

“Le Ville Matte” constitute a network of artist residencies promoted by the Province of Cagliari – Cultural and Sport Policies Office.
Focusing the attention on the continuous evolution of artistic languages and on the need for artists to experiment and relate, the Province of Cagliari promotes study and research residencies in territories that share valuable environmental and landscape features, and fosters new productions in the field of music, writing and visual arts, as well as promoting an intense exchange between artists and the territory.
The training and production activity is located in three towns of the Province of Cagliari: Villasor (visual arts), Teulada (music) and Orroli (writing).
The residencies aim to bring together groups of maximum ten artists from Italy and abroad, offering them, for one month, space to develop their activity and material for their work and research.
During the residency, the artists are coordinated by a visiting professor (an established artist) who guides the group in the study of the territory, focusing on specific themes to work on and supporting their research.
During the program the visiting professor can decide to invite guest experts to hold short workshops for a more complete training experience for the participants.
The group can also rely on another figure, that of the guest curator, who offers further support to the training of the artists in residence, and who is invited to provide an in depth exploration of the cultural realities of the territory (studio visits, meetings with collectors, etc.).
The works produced during the residency must have a strong connection to the territory and yet go beyond a local dimension.
Each residency ends with a final event in which the works produced during the sojourn are presented. During the residencies, moments of exchange between the participants and the local inhabitants are encouraged, as well as those with local artists and professionals of the specific art field; during these meetings, structured as regular appointments through the residency, the participants have the chance to present their work.
The projects pursues a synergy with the Sardinian cultural institutions through the organization of short trips and meetings with the cultural operators of the region. In addition, the project encourages visits of critics and international operators in the specific art field in order to increase the visibility of the works by the artists in residence.
“Le Ville Matte” project stands out for offering the participants an experience of life in small towns where it is possible to enter in close contact with the local community; the initiative also relies on insularity meant as a particularly favorable dimension for study as well as for reflection on the “beyondness”, a useful tool for an artist’s research.
Among the ten artists of each residency, one position is always reserved for one Sardinian artist that has distinguished himself for his capacities along his artistic career, and aspires to reach a professional level.

July 10, 2009

[un]defined09

A multimedia arts festival that links art and culture to social commitment

As with previous editions of the [un]defined festival – held in the Pulverturm tower and the gym facilities of the railway employee's recreation club – this event is all about facilitating connections between audience and creator. In 2008 it was the purpose of “[un]defined – temporary autonomous zone” to establish within a defined context the dynamics of an Open Atelier. This year's edition focuses on reflections of urban reality.

The name of the festival: [un]defined indicates the performative and process-driven orientation of this event. It is the festival's purpose to stimulate spontaneity and improvisation within general parameters. Actions and interventions by artists, film-makers, actors and actresses, authors, musicians, architects and philosophers are welcome.

Time Frame: The Festival opens on 8th of August 2009 and concludes on the 22nd of the same month. The creative participants should therefore begin their work on 1st of August.

Venue: The building and surrounding square of the Francesco Rossi Casern in Merano/Maia Bassa.
Thanks to the cooperation of the Italian Military and the State Property Office this area can be used over several weeks for cultural and artistic projects.

Events: Currently scheduled are exhibitions, open studios and creative workshops, musical events, experimental cinema and the installation of sculptural information boards within the surrounding urban area – to be carried out by local artists and architecture students of the Technical University of Vienna TU Wien.

A Festival within the Festival: The popular Merano09 Music Aid – for Emergency and Los Quinchos – will take place this year at the [un]defined location.

The military compound of Merano, located in the artisanal zone of the Maia Bassa district is a so-called NONROOM, an area used almost exclusively for military purposes. Therefore the general public basically had no free access to this space. In this place, which cries out for a new identity, new impulses shall be provided. Thus, a temporary platform for conducting experimental, artistic and scientific works will be created. Curiosity and interest about this new developed urban area will be awakened also among the local population.

To increase its attractiveness for visitors, the square of the Francesco Rossi Casern will be transformed into a communication centre. A small pub will complete the range of events on offer.


Trama21

Nell'ambito della manifestazione [un]defined09 Trama21, gruppo di ricerca per l'arte contemporanea, cura il progetto “Laboratorio confine/Grenz Labor”.

Al ... piano dell'edificio “Rivoir, che fa parte della Caserma “Francesco Rossi” di Maia Bassa a Merano, circa venti “unità” sono messe a disposizione per l'attivazione di un laboratorio di ricerca rivolto a persone che vivono o attraversano la città. La base militare si trasforma così in una piattaforma di ricerca e riflessione sul concetto di “confine” nelle sue diverse accezioni.

Spesso diamo per scontato che il confine sia un segno rigido di demarcazione che separa un dentro e un fuori, una soglia che divide e definisce stabilendo inclusioni ed esclusioni. Tuttavia negli sviluppi della storia europea il confine è stato anche una fascia in cui due culture o due organismi statali s’ interpretavano e comunicavano.

Il confine difatti può essere visto da punti di vista diversi proprio per la sua caratteristica di essere un luogo che, paradossalmente, chiude e delimita uno spazio stabilendo contemporaneamente una connessione viva e costante tra interno ed esterno.

Confine quindi come luogo di mediazione, come passaggio e processo in atto di trasformazione e soprattutto come metafora di un concetto d’identità che nella relazione e nella differenza trova la propria sostanza, nella certezza che non si è davvero mai se stessi se non si interroga l’altro, se non si è capaci di farsi carico della prospettiva dell’altro.

Il Laboratorio confine/Grenz Labor si articolerà quindi essenzialmente su due binari in costante relazione: l’indagine teorica; l'elaborazione in un processo creativo del materiale reperito, scandita da momenti d'incontro e discussione, e l'organizzazione di una giornata conclusiva che, oltre a raccogliere e rendere visibili i risultati della ricerca, costituisce un momento ulteriore e parzialmente autonomo, aperto alla partecipazione di un pubblico più ampio.

Trama 21
Research Group for Contemporary Art
trama21.undefined09 (at) gmail.com

October 4, 2008

Pubbliche Interferenze

Pubbliche interferenze. Piattaforma di scambio tra pratiche artistiche e curatoriali nello spazio pubblico
Con il patrocinio della Provincia di Brescia, Assessorato alla Cultura e al Turismo

Sabato 4 ottobre 2008, in concomitanza con la Giornata del Contemporaneo, la Fondazione Cominelli riapre i suoi spazi all'arte contemporanea. Il progetto di scambio tra pratiche artistiche e curatoriali Pubbliche Interferenze giunge a conclusione con una giornata ricca di eventi, interventi nello spazio pubblico e performance musicali.
Interverranno gli artisti Luciana Andreani, Stefano Boccalini, DARTH, OsservatorioinOpera, Suzie Wong, Juliane Biasi, U-inductio e le curatrici Elvira Vannini e Maria Giovanna Mancini.
Alle ore 14.30 si terrà un incontro pubblico per analizzare, discutere e trarre riflessioni dall’esperienza di arte pubblica proposta a Cisano, a cura di Elvira Vannini e Maria Giovanna Mancini e alle 17 performance musicale di U-inductio.

Sabato 4 ottobre verranno presentati i risultati del lavoro con la comunità di Cisano:
Luciana Andreani, Discovering Cisano: un camper-residenza-mobile nel paese di Cisano per sondare, indagare, conoscere il luogo.
Stefano Boccalini, Album di famiglia – Agenda di Cisano: le immagini private degli abitanti di Cisano, legate all’intima memoria di un evento significativo diventeranno parte di un “album di famiglia” pubblico. È la richiesta di un gesto che si qualifica nella direzione di un’immagine comunitaria.
OsservatorioinOpera (Piero Almeoni, Paola Sabatti Bassini, Roberta Sisti) presenta il video documentativo del progetto Passaggio Bernardino: un antico percorso a lago è stato ripulito e reso percorribile, un’azione invisibile e inutile che si rende necessaria nello scenario di un luogo assente.
Ideato appositamente per la giornata di ottobre è invece il progetto Panorama di Suzie Wong, Juliane Biasi e U-inductio: paesaggio di voci dal mondo del lavoro, ascoltate all’interno di due auto parcheggiate con vista panoramica sul lago.

Nell'oliveto adiacente la Fondazione Cominelli sarà inoltre presentata un'installazione sonora curata da DARTH: sarà udibile, camminando tra gli ulivi, la conversazione a porte chiuse che si terrà presso la Fondazione, il 2 e il 3 ottobre. Si riuniranno in residenza Annalisa Cattani, Giancarlo Norese, Maria Vittoria Perrelli, UnDo.Net, Massimo Marchetti e Maria Giovanna Mancini.

Fondazione Cominelli
Cisano di San Felice del Benaco, Brescia
sabato 4 Ottobre 2008, dalle ore 14

June 6, 2007

Lavorare gratis godendo (rubrica di Economia)

Luigi Negro
Ho una domanda…

Emilio Fantin
Dai.

Luigi Negro
Ma… il tempo non è denaro?
Voglio dire… (così sembra una stronzata, infatti lo è)

Emilio Fantin
Questo detto è del 1849.

Luigi Negro
Sì, l’ho letto…

Emilio Fantin
Ora si dice che il denaro è il tempo.

Luigi Negro
Anche nei miei studi economici.

Emilio Fantin
Cioè la tua vita costa.

Luigi Negro
Esatto…

Emilio Fantin
Si sa che nasciamo con i debiti…

Luigi Negro
E non importa quanto e come viene calcolato.
Già… sono ereditabili poi.

Emilio Fantin
Ma questo sarebbe niente.
Il fatto è che se non viviamo abbastanza, non potremo consumare abbastanza.

Luigi Negro
Ma la questione è che se dobbiamo eliminare l’economia o meglio l’economicità, dobbiamo eliminare il tempo.
(è quasi lo stesso concetto)

Emilio Fantin
Oppure non dovremo consumare.

Giancarlo Norese
E il tempo è uguale per tutti?

Luigi Negro
No.

Emilio Fantin
Nel senso dei consumatori, sì.

Luigi Negro
Assolutamente il tempo non è MAI uguale per tutti.
Intendi come consumatori di tempo?
Ma vorrei farvi però una domanda… ancora.

Emilio Fantin
Voglio dire che se in 50 anni spendi 100 milioni sei diverso da uno che ne spende 120.

Luigi Negro
… hmmm. Non so.
Potrebbe essere la stessa cosa. Ci sono molte variabili che possono entrarci.

Giancarlo Norese
Ormai anche i venditori di auto sanno cos'è la fidelizzazione del consumatore.

Luigi Negro
Infatti.

Emilio Fantin
Se in 50 anni spendi 50 € ti mettono dentro.

Giancarlo Norese
Meglio vendere delle auto per tutta la vita alla stessa persona, che cercare nuove persone per vendere tante auto subito…

Luigi Negro
Il godere implica la questione del tempo, ma il tempo implica ineluttabilmente la questione economica.
Voglio dire, ora esistono anche le Banche del Tempo.

Giancarlo Norese
Aspettando godo.

Emilio Fantin
Mi sembra di intuire che denaro e economia non hanno più molto a che fare.

Luigi Negro
Un comportamento anti-economico cosa è secondo voi?
Emilio… ti vuoi spiegare meglio?

Giancarlo Norese
Quello che va contro le leggi della casa.

Emilio Fantin
Se il denaro è il tempo diventa un fatto esistenziale, di più, fisiologico…

Luigi Negro
Economia viene dal greco, come sappiamo tutti… οίκος [oikos], “casa” e nόμος [nomos], “norma”, cioè “amministrazione della casa”.
(rispondendo a Giancarlo)

Giancarlo Norese
Che bravo, che trovi le lettere greche.

Luigi Negro
Grazie…
Emilio, ho capito.

Emilio Fantin
Il denaro è il sostituto del sangue.

Luigi Negro
Già. Forse è sangue.

Emilio Fantin
E te lo ciucciano ogni giorno.

Luigi Negro
Ma la questione ora è: l'economia ha sempre a che fare con il denaro?
O invece a questo punto con il tempo?

Emilio Fantin
L’economia è politica, il denaro è sangue.

Luigi Negro
Sì. Mi devo chiarire le questioni, sono troppo legato alla disciplina…

Emilio Fantin
Non ci sono però centri di trasfusione.

Luigi Negro
Ho sempre un dottorato in storia economica.

Emilio Fantin
Cioè sì, le banche.

Luigi Negro
Il sangue è il denaro come un mezzo simbolico di scambio, una unità di conto, una riserva di valore o come “tempo”?
Il sangue è il tempo?

Emilio Fantin
Se non hai denaro crepi, quindi la tua vita s’accorcia.
Ma questo è sempre stato vero.

Luigi Negro
Chi non vuole un’economia fondata sul denaro?

Emilio Fantin
Noi, per esempio.

Giancarlo Norese
Be’, avevamo detto di partire dal tema di lavorare gratis e godere.

Luigi Negro
Si dice che l’unico modo per scambiare delle merci è il baratto, ovvero lo scambio diretto di beni contro beni.
Lavorare gratis e godere è uno scambio?
Io che lavoro per te ho, in cambio un godimento.
Vengo ripagato di un godimento.
Voglio dire… non si puo dimenticare l’alienazione marxiana; è uno dei pochi concetti inalienabili e onesti dell’economia.
Quali lavori posso fare traendone godimento senza essere pagato?
O meglio, essendo pagato dallo stesso godimento di farlo?

Emilio Fantin
A volte mi chiedo che cosa significhi (nelle sfere profonde della psiche) “gratis”.

Luigi Negro
Già.

Emilio Fantin
Del resto anche il beota gode…
Ho il vago timore che dietro a questa frase (lavorare gratis e godere) ci sia qualche irrisolutezza.

Luigi Negro
Vero.
Ogni volta che diamo per assunti alcuni concetti, commettiamo un errore quasi classico.
Come quando si parla di “normale”, “sesso”, “gratis” ecc.

Giancarlo Norese
A volte è più economico non farsi pagare.

Luigi Negro
Questo è verissimo.
Si assume il fatto che il sociale si fonda al minimo sullo scambio e al massimo sui sistemi economici complessi.

Emilio Fantin
Piuttosto che lavorare gratis, dovremo dire che il nostro profitto non corrisponde a una cifra in denaro.

Luigi Negro
Ci sono delle aziende o persone che regalano servizi,
come la stampa (costa poco per una tipografia stampare).

Emilio Fantin
Potremmo dire che ci aspettiamo che, comunque, qualcuno si prenda cura di noi.

Luigi Negro
O l’ospitalità (non costa nulla a un albergo ospitare d’inverno in un posto per il turismo estivo).

Giancarlo Norese
Essere accolti, mi piace.

Luigi Negro
Giusto.
Forse la svolta per ora è semplicemente nel “riscaldare” le parole con cui descriviamo le questioni cosiddette economiche.
Come vengono pagati i bambini?
(si usa spesso dire “ripagati”… ma non so bene quale sia la differenza)
A parte i giocattoli.
Credo che la loro moneta siano le carezze.
Le coccole.
Il calore.

Emilio Fantin
Cioè si gode lavorando… (“gratis” non lo voglio dire), se sappiamo che saremo pagati con una moneta imprevista.

Luigi Negro
Il sentirsi curato.
Ma questo comporta però anche una altra questione:
la dimensione della fiducia (esiste anche nell’arida materia bancaria), se è imprevista la moneta...
Ma sappiamo che verremo pagati.
Il godimento si realizza ugualmente?

Emilio Fantin
Intendo una moneta che può non essere di conio…

Luigi Negro
O invece (come spesso nei regali) rischiamo di rimanere delusi.

Giancarlo Norese
Godiamo se conosciamo la nostra moneta futura.

Luigi Negro
Ma secondo me deve essere predefinita, come quando si fa volontariato in zone di emergenza.
Non so se avete provato (io una volta in Somalia…), si viene ripagati da questa esperienza.
Quando qualcuno ci regala un programma di residenza (dove magari possiamo incontrare gente interessante o essere semplicemente ricambiati da contatti ed esperienze). Basta che ci paghino il treno, a volte neanche quello.

Emilio Fantin
Capisco, ma questo (intendo la sicurezza dell’esperienza o il viaggio pagato) non è la nostra moneta…